Page 5 - I numeri del TERREMOTO
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Le onde sismiche


                Ogni volta che avviene un terremoto, una parte dell’energia che si è lentamente ac-
                cumulata nelle rocce viene rilasciata in pochi secondi sotto forma di onde sismiche.
                Si generano due tipi di onde che viaggiano all’interno della Terra e che si chiamano
                onde di volume: le onde P, più veloci e quindi le Prime a raggiungere la superficie, e
                le onde S, che viaggiano più lentamente e arrivano per Seconde.  A partire dall’ipo-
                centro del terremoto le onde si irradiano in ogni direzione con un fronte d’onda sfe-
                rico.
                Il raggio sismico è definito come la traiettoria descritta dalla perpendicolare al fronte
                d’onda al trascorrere del tempo. è utile per descrivere come si propagano le onde
                all’interno della Terra. Se il materiale è omogeneo il raggio sismico è semplicemente
                una semiretta che unisce l’ipocentro con il punto di osservazione.




                 Per  descrivere  un’onda  faccia-
                 mo riferimento a due parametri:
                 ampiezza  (m)  e  frequenza  (Hz)
                 cioè  il  numero  di  oscillazioni
                 nell’unità di tempo. Le onde P e
                 S hanno una frequenza compresa
                 tra 1 e 100 Hz.



                Le  onde  P  si  trasmettono  dilatando  e                               compressione
                comprimendo  il  materiale  che  attraver-                      dilatazione
                sano nella stessa direzione in cui avanza
                il raggio sismico. Per questo si chiamano
                anche  onde  longitudinali.  Sono  esatta-
                mente come le onde acustiche ma hanno
                frequenza minore. Si trasmettono in ogni
                tipo di materiale sia esso solido, liquido
                o gas. Quando raggiungono la superficie
                scuotono il terreno in direzione preva-
                lentemente verticale.
                                                              Le onde S invece fanno oscillare il mate-
                                                              riale che attraversano perpendicolarmen-
                                                              te alla direzione di propagazione. Da qui
                                                              il nome onde trasversali. Affinché si pro-
                                                              paghino è necessario che il materiale sia
                                                              in grado di offrire una resistenza al taglio:
                                                              questo  spiega  come  mai  non  possono
                                                              attraversare i liquidi e i gas ma soltanto i
                                                              solidi. Quando raggiungono la superficie
                                                              scuotono il terreno in direzione preva-
                                                              lentemente  orizzontale.  Rispetto  alle
                                                              onde P hanno ampiezza maggiore e fre-
                                                              quenza minore e sono quelle che provo-
                                                              cano i danni maggiori agli edifici.

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